I138 - CONSORZIO DEL PROSCIUTTO DI SAN DANIELE-CONSORZIO DEL PROSCIUTTO DI PARMA
COMUNICATO STAMPA
Collegamenti:
Provvedimento del 22 giugno 1995
COMUNICATO STAMPA
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso l'avvio di un'istruttoria nei confronti dei Consorzi del Prosciutto di San Daniele e del Prosciutto di Parma, poichè ritiene che talune misure di programmazione della produzione tutelata possono rappresentare intese aventi per oggetto e per effetto di restringere la concorrenza.
Il procedimento ha preso l'avvio da una denuncia, proveniente da un'associazione di agricoltori attivi sul mercato dell'allevamento e della macellazione di suini, con la quale si segnalavano presunti comportamenti anticoncorrenziali posti in essere dal Consorzio di San Daniele e consistenti in miusure di contingentamento degli acquisti di cosce di suino destinate alla produzione di prosciutto tutelato.
L'Autorità ha constatato che i comportamenti denunciati costituiscono solo una componente di più vasti piani di programmazione della produzione tutelata adottati dal Consorzio di San Daniele a partire dal 1993. L'Autorità ha inoltre riscontrato che analoghe misure di programmazione vengono adottate dal Consorzio del Prosciutto di Parma. I mercati sui quali le presunte restrizioni della concorrenza hanno dispiegato i loro effetti sono rappresentati da una lato dal mercato dell'allevamento, della macellazione e commercializzazione di cosce di suino adibite alla produzione di prosciutto crudo tutelato, dall'altro il mercato della produzione di prosciutto crudo.
L'Autorità ha tenuto conto della regolamentazione del settore e delle funzioni di vigilanza sulla qualità della produzione tutelata che i suddetti Consorzi svolgono per conto dei Ministri dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, dell'Agricoltura e Foreste e della Sanità. Tali funzioni, il cui scopo è di garantire il mantenimento di adeguati standard qualitativi dei prosciutti tutelati, non giustificano però la predisposizione di un sistema di contingentamento della produzione totale e di fissazione delle quote di produzione spettanti a ciascuna impresa produttrice.
L'Autorità, pertanto, considerando che siffatte misure non risultano necessarie al fine della tutela della qualità del prodotto, ha ritenuto di investigare, attraverso l'apertura di un'istruttoria, se esse possono determinare una significativa restrizione della concorrenza.
Roma, 28 giugno 1995